PEARL JAM – TEN

PearlJam-Ten2

Siamo nel 1991.

IL GRUNGE sta per trasformarsi da fenomeno di nicchia a fenomeno mondiale.Gruppi come Alice in Chains avranno  tendenze metal. I Nirvana tendenze più punk.

I Pearl Jam si rifaranno al tanto amato hard rock anni settanta senza fronzoli.Saranno la tanto attesa risposta alle preghiere di milioni di rockers, che in tutto il mondo si lamentavano di gruppi tutto glamour e niente sostanza.

L’incipit del disco e’ feroce con ONCE pezzo tirato e dopo circa due minuti il chitarrista solista Mike Mc Ready ci fa capire che anche nel Grunge ci sarà posto per gli assoli ,tanto odiati invece da Kurt Cobain.Il tocco è quello giusto,bending e wha wha a volontà.Si passa a“Even Flow” , brano trascinante rock, che si concede una parentesi psichedelica nella parte centrale, dove Vedder si fa cantore delle dure condizioni di vita di un senzatetto.

“Flusso costante, pensieri arrivano come farfalle lui non lo sa, così li scaccia un giorno ancora, inizierà di nuovo la sua vita, ancora una volta le mani sussurrano, delicatamente lo portano via…Flusso costante, pensieri arrivano come farfalle”

Anche qui assolo hendrixiano per poi concludere con il riff di chiusura.Di riff in riff,inizia quello più significativo dell’intero album:quello di Alive. “Alive”, forse il brano più famoso dell’LP, è una lunga ed epica cavalcata rock, che ruota attorno ad un immortale giro di chitarra per poi lanciarsi nel finale in una jam che pare non finire mai, comandata da un bellissimo assolo di Mike McReady che nei live non lo farà mai uguale, come vuole la tradizione blues .Il testo riguarda il passato di Eddie Vedder e la traumatica scoperta della morte del padre naturale: per anni la madre del cantante gli aveva tenuta nascosta la vera identità del padre. Why Go, graffiante blues, racconta di una ragazza rinchiusa in una clinica dai genitori perché scoperta mentre fumava uno spinello.Poi tocca ad una delle ballad rock più belle di tutti i tempi:Black.E’ la storia di un amore finito, “sfumato in nero”.Uno dei testi più belli della loro intera carriera.

“e adesso le mie mani amare tengono con delicatezza del vetro rotto di tutto ciò che era tutto, oh le foto si sono tutte scolorite in nero ,ho tatuato tutto l’amore è andato a male, ha trasformato il mio mondo in nero, ho tatuato tutto quel che vedo, tutto quel che sono, tutto quello che sarò”.

E nel finale:

“so che un giorno tu avrai una bella vita
so che sarai una stella
nel cielo di qualcun altro
ma perchè non può essere il mio?”

Quel “why ” rabbioso nel finale urlato da Eddie Vedder è da brividi.L’ Assolo finale in minore  è di quelli cosiddetti “strappamutanda”, anche questo improvvisato spesso nei live.

E’ la volta di Jeremy, una delle più amate dai fans, è una ballata dolente ispirata ad un vero fatto di cronaca: un adolescente americano che, armato di pistola, aveva fatto strage dei suoi compagni di classe, per poi togliersi la vita.Il video contribuirà molto al successo del singolo. Seguono  “Oceans“, contraddistinta da fragorose chitarre acustiche e poi la più rabbiosa Porch in perfetto stile Pearl Jam. Garden è invece una vera gemma sottovalutata secondo me dai più,con un inizio psichedelico e con un ritornello che esplode e ci arriva in pancia:

“Io non metto in mostra, io non condivido…
Non ho bisogno, sai… di ciò che hai da dare…
Io camminerò… con le mani legate
Io camminerò… con la faccia insanguinata
Io camminerò… con la mia ombra pendente
Nel tuo giardino, giardino..”

Deep ha tendenze metal  mentre “Release” é un lento brano d’atmosfera, quasi mistico, che si trasforma poi in un’epica cavalcata e , conclude alla grande il disco, con una struggente preghiera di Vedder al padre scomparso.

“Oh caro papà, mi puoi vedere ora?
Sono io, in un certo qual modo uguale a te
Rimarrò al buio in attesa che tu mi parli
Mi aprirò… liberami…
Liberami… liberami… liberami…
Ooh… ooh… ooh… ooh…”

E’ da ieri la notizia che i nostri eroi sono tornati dopo quattro anni con un nuovo singolo.

Sarà che i Pearl Jam non hanno inventato nulla ma sicuramente hanno dato una rinfrescata, un tocco di modernità al rock degli anni settanta al punto giusto, nel momento giusto e con l’attitudine giusta. E con un cantante carismatico e  dotato della migliore Voce in circolazione per quanto mi riguarda.

Il disco è grezzo,pieno di rabbia e sentimento con canzoni di un alto livello,non é un caso infatti che nei loro live le suonano quasi sempre tutte.

Ten:Il debutto dei Pearl Jam e il loro livello di creatività più alto.

E voi che ne pensate??!

 

 

 

 

 

 

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20 Comments

    • ti ringrazio sei molto gentile….per me e’ un piacere trovare riscontro con le persone che amano la musica come me…in fondo credo che noi rockers nella vita reale siamo sparsi qua e là e non e’ facile trovarsi spesso e parlare di quel gruppo o di quell’altro…con il blog cerco di radunare le anime rockettare in una specie di famiglia dove scambiarsi ricordi,emozioni o semplici pareri su questa straordinaria musica….

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  1. I Nirvana, li ho visti la prima volta a Camden Palace, quando nessuno sapeva ancora chi fossero. Poi è successo il successo e Kurt è andato in tilt. E’ difficile continuare a fare musica se dentro di te c’è qualcosa che ti mangia. Io l’ho sentito. Ho gridato. Ma nessuno sente. Lui ha fatto lo stesso e poi si è silenziato da solo.

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